L’infuso vibrante e ricco di gusto, è creato con una miscela che comprende i frutti di ananas e banana, esaltati da altre note floreali e fruttate. Comprende ingredienti pregiati, esotici e noti, che propongono un'infusione equilibrata e leggermente agrodolce. Potrai preparare l'infuso ananas e banana da assaporare caldo, per lasciarti avvolgere dal profumo e dal gusto riscaldante; oppure lasciarlo raffreddare, per un sapore rinfrescante ed estivo.

Infuso ananas e banana: proprietà e benefici

Gli ingredienti naturali di questo infuso alla frutta, sono considerati generalmente considerati a bassa acidità, adatti a chi cerca una bevanda utile al benessere digestivo. Assumendo questo infuso si ottengono diverse vitamine e minerali benefici, derivati dagli ingredienti. La banana rende disponibili potassio, magnesio, manganese, rame e anche la vitamina B6, mentre l'ananas dona vitamina C. Inoltre, l'infusione è ricca di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi, responsabili di possibili danni alle nostre cellule e fattori di invecchiamento. Sostanze che aiutano il benessere del nostro organismo, dalle nostre difese alla qualità della nutrizione. Il contenuto di potassio e bromelina dell'infusione ananas e banana, aiuta a contrastare ritenzione idrica e gonfiore, favorendo la diuresi. L'infuso, inoltre, rilassa piacevolmente il corpo, grazie all'azione congiunta di magnesio e potassio sul rilassamento muscolare. Le sostanze contenute nell'infuso sono utili per i loro effetti benefici sull'apparato digerente, aiutando la digestione delle proteine, calmando le irritazioni e favorendo l'assorbimento durante il transito intestinale.

Origini e Storia della coltivazione

La miscela della tisana presenta diversi elementi naturali che aiutano il benessere corporeo, noti per le loro proprietà. Per creare questo infuso, sono stati impiegati diversi ingredienti tra frutta secca o fresca essiccata, fiori e ortaggi: datteri, pistacchi, mandorle, petali di rosa, ananas, carote, banane, cartamo, calendula. Alcuni provengono da territori orientali e tropicali, altri sono conosciuti nei nostri territori da secoli. Gli ingredienti principali, banana e ananas, fanno parte dei frutti “esotici” conosciuti in occidente tramite importazione. La pianta del banano, originaria probabilmente del sud-est asiatico, si è diffusa nel tempo in diversi territori, nota già dall'antichità grazie alle spedizioni di Alessandro Magno in India (IV secolo a.C.). Le banane arrivarono da noi tramite gli arabi, che ne conoscevano le proprietà salutari, e dal Medioevo furono presenti in Sicilia, ma poco note in altri territori

o. Fu dal Seicento che si diffusero grazie ai viaggi coloniali di portoghesi e spagnoli. Oggi le banane sono i frutti più consumati al mondo insieme alle mele, e crescono in tutta l'area tropicale del pianeta. L'ananas è originaria delle zone tropicali del continente americano, famosa tra i popoli che trovavano la pianta allo stato selvatico. La sua forma la rendeva utile a livello decorativo, mentre la bontà del frutto era particolarmente apprezzata dagli aztechi. Gli spagnoli la scoprirono e portarono in Europa, e in seguito in Oriente. Oggi, l'ananas come il banano sono coltivati in tutta la fascia tropicale del mondo, e si trovano facilmente disponibili ovunque, essendo frutti facilmente trasportabili.

Piante e fiori

Le componenti dell'infusione sono tante, e il misto racchiude frutti e fiori di varia provenienza.

La pianta del banano si presenta sotto diverse specie, appartenenti alle Musaceae. Tra le più diffuse ci sono la Musa balbisiana e la Musa acuminata. La pianta predilige il clima tropicale caldo, e il fusto raggiunge anche i 7 metri, nella sua forma selvatica che si trova prevalentemente nei territori orientali. In Italia il frutto si coltiva in Sicilia. Il frutto rappresenta una falsa bacca, e non contiene semi perché si sviluppa anche senza che il fiore sia stato fecondato. È nota per la sua conservazione, dato che matura anche dopo essere stata separata dalla pianta - la maturazione dipende dalla temperatura.

L'Ananas comosus è una pianta da frutto della famiglia Bromeliaceae. Non è molto alta, e cresce meglio su terreni ben drenati, con ottima esposizione al sole, in modo molto lento (anche 2 anni per raggiungere la piena maturità). Sviluppa fiori di colore viola, rosa o rosso, mentre i frutti presentano una forma che ricorda una pigna. Sono formati da fiori e bacche della pianta, che si uniscono per formare un unico frutto.
Il cartamo (Carthamus tinctorius) è una pianta erbacea molto ramificata, della famiglia Asteraceae. Simile a un cardo, è originario di ambienti aridi, in cui sopravvive grazie alla radice profonda e alle piogge stagionali. Veniva utilizzata anticamente come sostituto dello zafferano e ancora oggi si coltiva per l'olio vegetale estratto dai semi. Le piante, alte da 30 a 150 cm, mostrano fiori gialli, arancioni o rossi.

Il mandorlo è il Prunus dulcis, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Originario dell'Asia, viene coltivato principalmente nei climi mediterranei e in California. Arriva in altezza fino a 3-4 metri, è noto per i bellissimi fiori profumati rosa chiaro o bianco. Le mandorle ne rappresentano i semi commestibili, mentre il frutto è una drupa simile ad una pesca. Quando matura, si apre il rivestimento esterno e dona il nocciolo. Le mandorle non sono noci (frutta secca), ma semi racchiusi nel frutto duro. Le mandorle dolci sono quelle commestibili, derivate dal Prunus dulcis, varietà dulcis, consumate come frutta secca in cucina, fonte di olio o di farina di mandorle.

Le carote derivano dalla pianta Daucus carota, appartenente alla famiglia Apiaceae. È uno degli ortaggi più comuni, di cui in cucina si adopera la radice. Mostra un fusto verde e foglie fini, ed è diffusa in Europa, Asia e Nord Africa.

Il pistacchio proviene dalla pianta Pistacia vera, piccolo albero della famiglia Anacardiaceae. Viene coltivata in terreni aridi, in climi caldi o temperati. La noce della pianta mostra sotto il guscio un nocciolo verdastro, racchiuso in una sottile buccia rossastra aderente. I gherigli commestibili, sgusciati e sbucciati, donano il gradevole sapore che conosciamo.

La Rosa è una pianta della famiglia delle Rosaceae, famosa per i suoi fiori profumati. La maggior parte delle specie sono originarie dell'Asia, e sono numerose. Esistono oltre trecento specie e migliaia di cultivar, e può presentarsi sotto forma di arbusti eretti o rampicanti. In base alle varietà, i fiori cambiano forma, dimensione e colore - dal bianco al giallo e al rosso, anche con tonalità scure e intense (come la rosa cremisi).

La Calendula officinalis è una pianta erbacea che cresce fino a circa 70 centimetri. I suoi fiori di colore giallo-arancio, per cui è detta anche fiorrancio, sono noti per le proprietà benefiche e cosmetiche lenitive.

La palma da datteri è la Phoenix dactylifera, appartiene alla famiglia delle Arecaceae (Palmae).Le sue radici sono molto sviluppate, per recuperare acqua in profondità nei territori più aridi, crescendo fino a 30 metri. I datteri sono le bacche della palma, molto nutrienti. I grossi grappoli di frutti rossi diventano marroni quando maturano, spuntando solo dopo l'ottavo anno di vita della palma. I datteri secchi subiscono un processo di essiccazione già noto nell'antichità.

Valori nutrizionali dell'infuso di ananas e banana

I principi attivi benefici dell'infusione sono gli antiossidanti tra cui la vitamina C, dopamina e la gallocatechina, e sostanze come bromelina e triptofano (aminoacido). Gli ingredienti sono naturalmente dotati di vitamine del gruppo B e minerali come potassio, magnesio, rame, fosforo e ferro

Come adoperare gli ingredienti nell'infusione L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di ananas e banana con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso ananas e banana : effetti collaterali e controindicazioni

Non ci sono particolari controindicazioni all’assunzione dell'infusione, se non per chi presenta già intolleranze o allergie ai singoli ingredienti. Se consumata in dose eccessiva, l'infusione può provocare problemi al nostro organismo, con un effetto lassativo, sintomi di nausea e mal di testa. È consigliata cautela, e attenzione agli ingredienti, alle donne in gravidanza e fase di allattamento.

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