Goditi il nostro infuso alle mandorle e arancia - una miscela fruttata e speziata con pepe rosa, cannella, note dolci di cacao, mela e il tocco floreale dei fiori di cartamo. Gli elementi si bilanciano, nei loro contrasti sono complementari: la miscela crea un infuso leggero, che unisce l'aroma fruttato e agrumato delle arance con la dolcezza delle mandorle. La delizia di questa combinazione, arriva al palato come piacevole e ricca di sfumature. È rinfrescante e perfetta per favorire l'idratazione e soddisfare la ricerca di un sapore particolare. La bevanda può essere servita sia calda che fredda.

Infuso arancia e mandorla: proprietà e benefici

Assumendo questo infuso, si rende disponibile al nostro organismo la sua dote digestiva. Aiuta il transito intestinale e favorisce l'effetto detox, stimolando la diuresi e l'attività metabolica dell'organismo. Nel caso di squilibrio della flora batterica, le componenti dell'arancia e mandorla nell'infuso introducono batteri benefici e leniscono le irritazioni intestinali. Queste funzioni risultano adeguate anche in caso di stitichezza, consentono di calmare il gonfiore addominale e agiscono come leggeri lassativi naturali. Anche altri elementi dell'infuso come mela, cacao e cannella, favoriscono il benessere dello stomaco, e leniscono la nausea dopo un pasto pesante. Anche il pepe rosa è un elemento utile a stimolare l'assimilazione dei cibi. Grazie anche ad altri antiossidanti, il tè con arancia e mandorla aiuta ad aumentare i batteri probiotici nell'intestino, che favoriscono il nostro sistema immunitario. Le mandorle rappresentano, tra la frutta secca, delle noci ricche di preziose sostanze benefiche. Rilasciano minerali (magnesio, manganese, zinco) e vitamine (C, del gruppo B), donando un gusto saporito all'infusione. L'arancia rende disponibile la vitamina C (presente anche nel cartamo) e la vitamina A, essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario e ottimi antiossidanti.

Origini e Storia della coltivazione

La miscela della tisana presenta elementi naturali che aiutano il benessere dell'apparato digestivo. Per creare questo infuso, sono stati impiegati: mela, cacao, mandorle, arancia, cannella, pepe rosa, fiori di cartamo. Tra i principali alimenti, l'arancio è quello conosciuto fin dall'antichità come un agrume squisito e benefico. L'origine è incerta ma la versione più coltivata è l’arancio dolce, e diffuso in molte parti del mondo – dato che la pianta si adatta facilmente a condizioni ambientali variabili. Probabilmente si tratta di una pianta-ibrido derivata dall'arancio amaro, oppure un incrocio fa tra il pomelo e il mandarino - dato che la presenza degli aranci è attestata da secoli in Cina. Si pensa che qui sia nato l'arancio dolce oltre 4000 anni fa. Tramite gli scambi commerciali raggiunse da qui l'Asia Minore, poi Egitto, nord Africa e infine l'Europa.

È stato un frutto simbolo di amore e fecondità; i fiori d'arancio sono un buon augurio per il matrimonio. In Italia iniziò nel Rinascimento la coltivazione dell'arancio dolce nelle regioni Sicilia e Calabria, introdotto ad opera dei portoghesi - in molti dialetti, infatti, l'arancia era detta “portogallo”. Questa miscela propone un secondo ingrediente importante, la mandorla. Apprezzata dalle civiltà di tutto il mondo, era diffusa già millenni fa nel territorio Mediterraneo. Le mandorle vennero citate nella Bibbia, nella mitologia greca e negli antichi testi medici come alimenti benefici. Diventarono simbolo di buon augurio per la fertilità nell'antica Roma, dove gli sposi venivano cosparsi di mandorle (i confetti alle mandorle continuano la tradizione).

Ad oggi la mandorla è una frutta secca diffusa in tutto il mondo, con numerose varietà coltivate. Nella cucina orientale sono usate per dare sapore ai secondi di carne, pesce e verdure. Si consumano le mandorle crude, arrostite o sbollentate, e sono particolarmente adoperate in pasticceria.

Piante e fiori

Le componenti dell'infusione sono tante, con frutti e fiori di diversa provenienza. I semi di mandorla derivano dal mandorlo Prunus dulcis, della famiglia delle Rosaceae. Originario dell'Asia, viene coltivato principalmente nei climi mediterranei e in California. La pianta raggiunge in altezza fino a 3-4 metri, ed è celebre per i bellissimi fiori rosa chiaro o bianco. Il frutto è una drupa che somiglia a una pesca; quando matura si apre il rivestimento esterno ed esce il nocciolo. Le mandorle non sono delle vere noci, ma dei semi racchiusi in un frutto duro.

I semi del mandorlo dolce (Prunus dulcis varietà dulcis) sono quelli commestibili, consumati come frutta secca in cucina, oppure come fonte di olio o di farina di mandorle. L'albero che dona le arance è l'arancio Citrus sinensis L. appartenente alla famiglia Rutaceae. Le arance dolci, frutti di questa varietà, si distinguono dalle arance amare. Il Citrus sinensis può raggiungere i 12 metri, con foglie allungate e fiori bianchi. I frutti sono rotondi e arancioni dalla buccia ruvida, e la raccolta spesso dà frutti abbondanti.

Nei secoli, si sono sviluppate tantissime varietà di arancio, che ormai è un agrume diffuso in tutto il mondo. Sono presenti varietà di arance da tavola, da spremuta, per la produzione dei succhi, dei canditi e delle arance essiccate.

Il Malus domestica della famiglia delle Rosaceae, è la pianta che ci dona le mele. L'albero è originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta. I frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà, e sono utilizzati nell'alimentazione umana da millenni. Il pepe rosa è ricavato dalle bacche di un arbusto sudamericano, lo Schinus molle. Il frutto mostra il caratteristico colore rosa e una forma simile alla bacca di pepe (per questo è chiamato pepe rosa o falso pepe).

Dona al palato una consistenza morbida e un sapore diverso dal pepe, più delicato e dolce.

Il cacao deriva dalla pianta tropicale sempreverde del genere Theobroma cacao, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Originaria delle foreste pluviali sudamericane, cresce naturalmente nel territorio equatoriale, con clima caldo e molto umido. Dopo quattro anni l'albero di cacao produce frutti, dei baccelli allungati. Ognuno contiene da 20 a 60 semi ovali, ricoperti da una polpa bianca dolce e appiccicosa. I semi, detti anche fave di cacao, vengono trasformati in burro di cacao, polvere di cacao e cioccolato.

Il nome dell'albero di cannella è il Cinnamomum zeylanicum e deriva da Ceylon (Sri Lanka). È un albero sempreverde della famiglia Lauraceae, che cresce fino a 15 metri. Dalla corteccia interna essiccata, si ricava la spezia della cannella, nota per le sue proprietà aromatiche. La spezia può essere ricavata anche da specie affini alla cannella di Ceylon, tra cui la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la cannella vietnamita (C. loureiroi), la cannella indonesiana (C. burmannii), e la cannella di Malabar (C. citriodorum).

I fiori di cartamo derivano dal Carthamus tinctorius, una pianta annuale erbacea della famiglia Asteraceae. È molto ramificata e si mostra simile a un cardo, alta da 30 a 150 cm e mostra fiori gialli, arancioni o rossi. È nata in ambienti aridi, in cui sopravvive grazie alla radice profonda. Veniva utilizzata anticamente come sostituto dello zafferano, e ancora oggi è coltivata per ottenere l'olio vegetale estratto dai semi.

Valori nutrizionali dell'infuso di arancia e mandorla

Gli ingredienti rendono disponibili nell'infuso vitamine (A, C, gruppo B9, e sali minerali come potassio, ferro, magnesio, zinco, manganese e rame. Come adoperare gli ingredienti nell'infusione
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di arancia e mandorla con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso arancia e mandorla: effetti collaterali e controindicazioni

Anche se l'infusione apporta dei benefici è necessario non eccedere nelle dosi, né assumerla continuativamente per periodi troppo lunghi. L'assunzione eccessiva può provocare nausea, mal di testa, diarrea e gonfiore addominale. L'elemento delle mandorle va considerato nei suoi potenziali effetti allergici, così come per gli altri ingredienti. Chi mostra reazioni di allergia alle noci e alla frutta secca, deve fare attenzione alle mandorle. Potrebbero provocare effetti collaterali come gonfiore alla bocca, dispnea ed eruzioni cutanee. È consigliata una cautela per le donne in gravidanza e in fase di allattamento.

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