Questa pianta è conosciuta in erboristeria per le sue proprietà rilassanti e sedative. La sua radice è ricca di principi attivi calmanti, che agiscono sia sul sistema nervoso che sull’intestino. Le radici vengono adoperate spesso per preparare delle tisane in grado di favorire il sonno e la qualità del riposo. L'azione dell'infuso di valeriana, inoltre, aiuta a placare in modo naturale gli stati di stress mentale e di ansia lieve, permettendo una distensione benefica.
Radice di Valeriana: proprietà e benefici
La valeriana è un'erba dall'odore intenso, ben nota per le sue proprietà calmanti. Nella fitoterapia ci si rivolge a queste sue virtù soprattutto per favorire il sonno, e distendere il sistema nervoso in caso di stress e agitazione. In passato, però, la valeriana era una pianta considerata benefica per la salute umana, per le diverse doti della sua radice, utili anche al benessere intestinale. Riguardo al sonno, sappiamo che si tratta di un elemento fondamentale per il nostro benessere, e non dormire abbastanza può portare a dei danni alla salute a lungo andare. Per questo, la valeriana viene considerata un toccasana naturale per aiutare chi soffre di disturbi legati al sonno, e cerca un rimedio naturale per dormire meglio.
La radice di valeriana contiene sostanze fitochimiche in grado di distendere il nostro organismo, indurre il sonno e favorire il rilassamento mentale. Elementi come i valepotriati e l'acido valerenico, agiscono calmando il sistema nervoso centrale, preparando quindi il corpo al sonno. Un fattore fondamentale che fa apprezzare la valeriana tra le tisane calmanti è che riesce ad indurre sonnolenza senza rilassare eccessivamente i muscoli. Al contrario di varie sostanze, specialmente farmaci, la radice di valeriana in taglio tisana dona un effetto che non intorpidisce la muscolatura. In molti studi classici o moderni, si rileva la virtù della valeriana nell'aumentare la qualità del sonno, diminuire il tempo di latenza del sonno per chi ha difficoltà ad addormentarsi. Questa tisana è adatta anche a ridurre l'ansia lieve, rilassando la mente e favorendo una reazione agli stati di stress.
Per le donne, può essere utile adoperare la radice di valeriana per migliorare gli stati di agitazione legati alla sindrome premestruale, e per placare gli spasmi grazie alla sua azione calmante per l'intestino. La sua azione spasmolitica, rilassando i muscoli gastro-intestinali, può favorire un supporto naturale al trattamento del colon irritabile e della colite nervosa, con origine da stress e ansia. Sono diversi i costituenti che aiutano la radice di valeriana nella sua efficacia erboristica. L'azione sul sistema nervoso centrale della valeriana è legata allo stimolo del GABA, un neurotrasmettitore che mantiene l'equilibrio tra neurotrasmettitori che eccitano e che inibiscono. Alcune sostanze come l'acido valerenico e il valerenolo possono modulare tali recettori, mentre i valepotriati esercitano effetti ansiolitici naturali.
Origini e Storia della coltivazione
La Valeriana officinalis è una pianta originaria dell'Europa e dell'Asia, che cresce anche in Nord America. Il suo uso medicinale risale ai tempi della Grecia e dell'impero romano, quando le radici e i rizomi (steli sotterranei) venivano usati per trattare diverse patologie. Era raccomandata da Dioscoride e Galeno, due antichi padri della medicina occidentale, e si adoperava per l'insonnia, l'emicrania, gli stati di affaticamento – oltre ai crampi allo stomaco. Nel Medioevo iniziò ad essere adoperata nel trattamento dei disturbi nervosi e contro l'insonnia, come blando sedativo e ipnotico. In particolare nelle condizioni di agitazione nervosa. Dal Settecento in poi, si è diffuso l'utilizzo della radice di valeriana anche per le proprietà digestive, stimolanti del metabolismo, diuretiche e contro i crampi mestruali. Oggi la radice di valeriana è studiata per trattare in modo naturale l'insonnia, l'ansia, la sindrome premestruale, alcuni sintomi della menopausa e il mal di testa.
Pianta e fiori
La Valeriana officinalis è una pianta che appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae. Il nome deriva dal nome femminile Valeria e dal verbo latino valere (nel senso di essere forte, sano). È un'erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, che mostra foglie pennate profumate e piccoli fiori rosa o bianchi che spuntano in estate. Cresce facilmente su qualsiasi terreno umido, in pieno sole o all'ombra. Nel mondo ci sono oltre 200 specie di valeriana in tutto il mondo, tra la Valeriana officinalis L., la più conosciuta in Europa e Nord America come Valeriana. Oltre alla Valeriana officinalis L., la varietà principale usata nella medicina, sono presenti la V. edulis (valeriana messicana), V. wallichii (valeriana indiana) e V. fauriei (valeriana asiatica).
Valori nutrizionali della radice di Valeriana
Gli elementi della valeriana identificati nel tempo come utili a livello di sedativo naturale sono gli iridoidi noti come valepotriati (valtrate, isovaltrate, didrovaltrate e acevaltrate), e i costituenti dell'olio essenziale tra cui il borneolo. Contiene anche sostanze come il valerenale, e l'acido valerenico e composti come acido valerico / isovalerico. Inoltre, la valeriana rende disponibili sostanze come i lignani e alcuni flavonoidi.
Come adoperare la radice di Valeriana in taglio tisana
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della radice di valeriana con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere la tisana calmante. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Valeriana radice: effetti collaterali e controindicazioni
Questa radice è generalmente sicura, ma può provocare in ogni caso degli effetti collaterali, e non va assunta per periodi prolungati (oltre un mese di seguito). Un uso in quantità eccessive e troppo prolungato, può scatenare effetti collaterali quali mal di testa, irritabilità e insonnia, disturbi di stomaco, palpitazioni e sonnolenza al mattino. Non è consigliato l'uso della radice di valeriana in caso di assunzione di altri farmaci sonniferi oppure con azione sedativa, depressori del sistema nervoso centrale, alcol o sostanze psicotrope. La radice di valeriana va usata nei limiti del dosaggio in gravidanza e durante l'allattamento.